sabato 4 aprile 2015

Recensione: "2 mogli, 2 mariti e 1 lampadario"



Titolo: 2 mogli, 2 mariti e 1 lampadario
Autore: Antonio Scotto di Carlo
Data di uscita:Marzo 2014
Pagine: 370 (17x24)
Pagine E book : 480 circa

Giudizio: Bello!!!


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  • SINOSSI:
    “2 Mogli, 2 Mariti e 1 Lampadario” è un ‘romanzo-allegoria’ del nostro bisogno di desiderare. È desiderando cose e persone che ci sentiamo vivi. E non ci basta mai. A volte ce ne vergogniamo e proviamo ad accontentarci di quello che già abbiamo, ma ci sentiamo come spenti se paragoniamo questo stato d’animo a quello che ci anima quando vogliamo qualcosa. Desideri o capricci che siano, è quella sensazione che stimola la nostra passione per la vita.

    Barbara, volubile e avvenente, è anche una tenera mamma. Alessio, suo marito, uno psicologo di successo. Glenda, ingenua e timida, è la regina delle casalinghe. Amedeo, suo marito, uno stimato avvocato.
    Due coppie simili, ma che vivono il sesso in maniera opposta.
    Gli uomini si chiedono cosa c’è in fondo al cuore di una donna. Le donne vorrebbero tanto capire come pensano veramente gli uomini. Entrambi se ne fanno un’idea in base a quello che viene loro mostrato. Ma c’è molto di più.
    Osservando questi personaggi, spiandoli fin sotto le lenzuola, intrufolandosi nelle loro menti e soggiornando nei loro cuori, i mondi femminile e maschile diventano una cruda, meravigliosa e fragile vetrina di sentimenti. E quando la giovane e passionale Sonia irrompe nelle loro vite…
    Un romanzo introspettivo ma non pedante, con dinamiche di coppia e un pizzico di mistero. Un vero e proprio film proiettato sulle pagine di un libro in un gioco di prospettive con cui i personaggi, a turno, sfidano l’innata umana insoddisfazione.



    Recensione

    Innanzi tutto il titolo: quel lampadario che stuzzica la fantasia del potenziale lettore è stato un'alzata di genio da parte dell'autore. Chapeau!

    Dunque, incuriosita dal "candelabro" mi sono buttata nella lettura e su quest'oggetto non svelerò di più. Va detto subito che Antonio Scotto ha una prosa ricca e fluente, estremamente piacevole nonostante qualche lungaggine, perciò le numerose pagine del romanzo non risultano pesanti. Poi, che dire? All'inizio ho pensato a una storia di "gente comune" amori, tradimenti, pentimenti e via discorrendo, ma nel romanzo c'è più di questo. Innanzi tutto una trama varia e interessante, ricca di spunti di riflessione.
    Poi mi è piaciuta particolarmente la ricostruzione psicologica dei protagonisti. Da questo punto di vista Antonio Scotto si dimostra un profondo conoscitore dell'animo umano. Alessio, Barbara, Glenda, Amedeo e Sonia vengono tratteggiati alla perfezione e, grazie al Pov multiplo, ci sembra di assistere alle loro vicende da una posizione privilegiata. Fra battibecchi, malintesi e riconciliazioni, le dinamiche familiari risultano più che credibili e finiscono per appassionare il lettore.

    Il romanzo è un affresco crudo ma realistico della società odierna, con tutti  i problemi che l'affliggono, dall'insoddisfazione perenne degli individui, all'ipocrisia, alla mancanza di valori.

    Alessio è un professionista affermato. Nella vita fa lo psicologo perciò più degli altri dovrebbe possedere gli strumenti per affrontare nel modo migliore una crisi, invece alla prova dei fatti, è quello che reagisce peggio.

    Barbara (Barbie) è la bellissima moglie di Alessio. E' viziata, capricciosa, incontentabile, ma anche una buona madre.

    Glenda è la sorella di Alessio. Madre e moglie esemplare, brava donna di casa. E' sposata con Amedeo, un avvocato che con lei ha voluto mettere fine  alle sregolatezze della sua vita precedente. Amedeo è il personaggio che per me risulta più detestabile, emblema di un tipo d'uomo, purtroppo molto comune, che vive secondo due pesi e due misure. Da una parte la famiglia ufficiale, irreprensibile e perfetta, dall'altra... ma non voglio svelare troppo perché il romanzo merita di essere letto.

    A differenza delle due mogli, che vivono in funzione dei mariti e dei figli, Sonia  è una donna indipendente. Nonostante la giovane età ha lasciato la famiglia per vivere da sola, lavora per mantenersi, e si serve dello psicologo (Alessio) per imparare a gestire nel modo migliore le relazioni interpersonali. I rapporti che intreccia con Ubi ed Edy, due ragazzi suoi coetanei, danno freschezza e vivacità alla storia.  
      
    Un'ultima parola sulle metafore che lo scrittore usa per descrivere le scene sotto le lenzuola. Fantasiose, originali, divertenti. Un loro uso eccessivo però, a un certo punto fa rimpiangere un linguaggio più diretto.

    Concludendo, "2 mogli, 2 mariti e 1 lampadario" è un gran bel romanzo che è riuscito a sorprendermi e appassionarmi fino alla fine.

     

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